Stop agli integratori alimentari ‘fuorilegge’ perché contenenti piante “non impiegabili negli integratori stessi”. A descrivere il fenomeno, richiamando “le amministrazioni e gli operatori economici” al rispetto delle “regole e delle norme comportamentali da osservare al fine di salvaguardare la salute dei cittadini”, è una circolare della Direzione generale Igiene, Sicurezza alimenti e Nutrizione del ministero della Salute. ” In particolare – si legge nel documento – si fa riferimento agli impieghi di estratti/preparazioni di piante sempre più concentrati o titolati in principi attivi, che spesso non sono impiegabili negli integratori stessi, ma che, nonostante questo, sono stati riscontrati durante le attività di controllo” del ministero “e per i quali è stato imposto il divieto alla commercializzazione”.
La circolare – sul tema ‘Indicazioni sull’uso delle piante e delle loro parti negli integratori alimentari per garantire la sicurezza dei cittadini’ – intende dunque “richiamare alcuni principi che vanno attentamente seguiti dagli attori coinvolti in tutte le fasi che portano alla commercializzazione di integratori alimentari”. Un documento, si sottolinea, fa “seguito alle precedenti comunicazioni sul medesimo argomento”, ed è emanato “al fine di chiarire possibili dubbi interpretativi rispetto alla concreta applicazione della normativa in materia”.
La circolare ministeriale “in primo luogo, ribadisce la responsabilità, in carico agli operatori del settore alimentare (Osa), di garantire la sicurezza degli alimenti che immettono in commercio. Ciò comporta, tra i vari aspetti da considerare – si legge nel documento – la necessità di scegliere ingredienti impiegabili sulla base delle norme vigenti, formulare integratori alimentari costituiti da combinazioni di ingredienti che risultino sicure sulla base dei dati scientifici disponibili, monitorando eventuali eventi avversi degli integratori per poter prontamente…
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-28 10:19:01