A Luca Peruzzotti Jametti, neurologo italiano e ricercatore all’università di Cambridge (Uk), va il Premio Rita Levi Montalcini per la sua ricerca nel settore della neuroimmunologia rigenerativa per le forme progressive di sclerosi multipla (Sm). Classe 1983, originario di Somma Lombardo (Varese), lo scienziato si è focalizzato sulla comprensione del metabolismo cellulare del sistema immunitario come nuova visione utile a comprendere i processi neurodegenerativi della Sm progressiva e a sviluppare nuove terapie sperimentali. Per questo suo impegno la Fism, Fondazione italiana sclerosi multipla, gli ha conferito il riconoscimento intitolato all’italiana premio Nobel per la Medicina, in occasione del decennale dalla sua scomparsa, nell’ambito del congresso annuale che riunisce 250 ricercatori di tutto il mondo per discutere le direttrici strategiche dei prossimi anni e codificare le priorità per l’Agenda 2025 della Sm e delle patologie correlate.
Peruzzotti Jametti, laurea in Medicina e Chirurgia e specializzazione in Neurologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, vanta un lungo curriculum costellato di esperienze all’estero e ha firmato oltre 47 articoli originali sulla Sm, di cui 10 come primo o ultimo autore, con pubblicazioni su riviste scientifiche ad alto impatto. Nel 2018 ha ottenuto un dottorato in Neuroscienze cliniche a Cambridge grazie a una borsa di studio e attualmente lavora come ricercatore e medico neurologo nel laboratorio diretto da Stefano Pluchino, che ha vinto a sua volta il Premio Montalcini nel 2007. Insieme, stanno cambiando la visione e le prospettive di cura delle forme progressive di Sm.
Peruzzotti Jametti sta studiando come funziona la progressione della malattia concentrandosi sul collegamento tra metabolismo delle cellule immunitarie e neuroinfiammazione cronica. Una ricerca cominciata grazie a una borsa di studio della Fism, che ha avuto riconoscimenti dall’Ambasciata italiana a…
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-28 15:18:32