La rivelazione della ricercatrice al convegno ‘Milano, Brescia, Bologna: quale verità storica sulle stragi’
”Auspico che ci sia maggiore flessibilità sull’approccio ai documenti perché vi assicuro che è molto molto complicato lavorare negli archivi. Io per tirare fuori i documenti riguardanti l’attentato alla Sinagoga ho ricevuto anche minacce. Ma il lavoro di un ricercatore o di uno storico è quello di andare avanti. Certo è gran fatica. Sento la mancanza di un ente di ricerca che sia anche di appoggio. Non sempre l’università basta”. Lo ha detto la ricercatrice Giordana Terracina intervenendo al convegno ‘Milano, Brescia, Bologna: quale verità storica sulle stragi’.
”Mi hanno detto di non interessarmi alla questione del lodo e gentilmente ricordato che ho un figlio e che avrei fatto bene a occuparmi di altro”, ha spiegato a proposito delle minacce.
”Io nasco come ricercatrice della Shoah, ho lavorato alla fondazione della Shoah di Roma, mi occupavo di mostre e ricercavo i documenti per allestire delle mostre – ha continuato – Ho iniziato a interessarmi alla questione perché ho studiato le origini del nazionalismo e del panislamismo arabo legate alla figura del Gran Mufti’ di Gerusalemme, quindi poi da lì con un filo conduttore sono arrivata a quello che è diventato il nazionalismo arabo nei tempi moderni. Un’evoluzione storica partendo dai primi anni del ‘900”.
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-26 19:42:40