“Conte? Sta portando i 5 Stelle verso un percorso riformista e di alleanza con Pd”. Le parole di Dario Franceschini in tv sono apparse quanto meno fuori sincrono a molti dem nel giorno del nuovo caso Petrocelli, stavolta si tratta del tesoriere M5S, Claudio Cominardi, che posta un murales con Mario Draghi al guinzaglio di Joe Biden. “Sgradevole e fuori luogo”, va giù duro Enrico Letta. Parole più simili a quelle di Luigi Di Maio che a Giuseppe Conte (“Non diamo importanza ai graffiti”) fanno notare i cronisti e il segretario Pd si limita a un sorriso mentre sta per intervenire alla commemorazione di Enrico Berlinguer al gruppo dem Camera.
“Ieri la sceneggiata al Senato per l’intervento di Draghi in aula, oggi questo. Ogni giorno ce n’è una…”, sbuffa un deputato Pd. E le parole del ministro Franceschini pro-Conte diventano occasione per nuovi crescenti mugugni tra i parlamentari dem verso l’alleato M5S che restano tali, si spiega, anche e soprattuto per l’imminente voto amministrativo.
C’è solo il ‘solito’ Andrea Marcucci ad intervenire in chiaro. “Spero che i sogni dell’amico Franceschini si trasformino in realtà. Al momento, Conte ed il M5S devono fare ancora tantissima strada per assumere un’identità riformista”, attacca ‘ex-capogruppo al Senato.
Mentre Carlo Calenda non si lascia sfuggire l’occasione per un affondo sarcastico via social: “Sono più vergognose le uscite dei 5S o quelle del Pd che fa finta di nulla? Ardua sentenza. La verità è che se a Franceschini giovasse un’alleanza con Fdi troverebbe il modo di definire anche loro progressisti”.
Intanto in molti tra i dem si chiedono se davvero Conte deciderà di staccare la spina al governo, dopo le amministrative. Magari con un ‘appoggio esterno’ stile Prima Repubblica, riportavano oggi alcune indiscrezioni. Ieri in Senato quando i 5 Stelle hanno chiesto di votare su una modifica del calendario per mettere in agenda il passaggio in aula del premier Draghi…
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-25 18:54:27