Sull’allarme dell’Oms per il rischio di focolai di colera a Mariupol in Ucraina, “penso che come prima scelta di una possibile malattia ci sta di più il tifo. Il colera si manifesta difficilmente in un’area così temperata o fredda, diciamo che qualcuno ce lo deve portare. In Yemen c’è stato un problema con la guerra, visto che avevano distrutto gli impianti idrici. Quindi immagino più il rischio per le altre malattie trasmissibili per via oro-fecale, tipo epatite A o tifo. In Ucraina si era parlato più di poliomielite, viste le basse vaccinazioni. Secondo me dall’Organizzazione mondiale della sanità è arrivato un segnale di stare attenti, ma non mi aspetto un’epidemia di colera così facilmente”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-18 12:40:01