Poco meno di tre secoli di reclusione e un milione e 600 mila euro di multa sono stati chiesti dal pm Antonella Crisafulli, della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, per i 19 imputati del filone in ordinario del maxiprocesso “Edera”. Pene che vanno da sei fino a 23 anni a di reclusione.
Il pubblico ministero ha ripercorso gli esiti dell’inchiesta dei carabinieri del Ros che nel giugno 2019 eseguirono l’operazione in collaborazione con la polizia colombiana, quella olandese e la gendarmeria francese che hanno individuato una serie di soggetti – alcuni ritenuti a vario titolo collegati con le ‘ndrine della Locride – dediti al narcotraffico internazionale anche in virtù della presenza di referenti in Sud America che mantengono contatti diretti con la Calabria.
Già nella prima parte della requisitoria il pm reggino ha evidenziato la pericolosità delle ‘ndrine calabresi nel mercato del narcotraffico, richiamando l’attenzione dei giudici del Tribunale di Locri, (Presidente Logozzo, consiglieri Casciola e Sobbrio), su una serie di intercettazioni telefoniche intercorse tra alcuni imputati dalle quali emergono contatti diretti tra Italia e Colombia per destinare la droga alla vendita in Lombardia, dove operano articolazioni di ‘ndrangheta in collegamento con le locali dei mandamenti reggini.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-05-17 01:32:31