“Ritengo che lo sciopero” dei magistrati “sia un errore, una scelta altamente inopportuna“. Così all’Adnkronos l’ex pm antimafia, oggi avvocato, Antonio Ingroia a proposito della protesta di lunedì 16 maggio contro la riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario. “Da magistrato, negli anni passati- osserva -, ho aderito a quasi tutti gli scioperi che l’Anm ha indetto in momenti di effettivo e concreto ‘corpo a corpo’ con la politica che tentava di ‘strangolare’ l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. Oggi vedo soltanto delle proposte politiche sul tema della giustizia che sono inutili o inefficienti ma non sono contro la magistratura. Io sono abbastanza critico sia nei confronti della riforma Cartabia che della maggior parte dei referendum sulla giustizia, ma il punto non è questo, il punto è che la magistratura deve anche fare autocritica o comunque essere consapevole che è uno dei momenti di minore appeal o credibilità agli occhi dei cittadini”.
“E quindi – chiosa Ingroia – usare l’ultima arma che ha a disposizione la magistratura, cioè lo sciopero, per fare fronte contro questi progetti di riforma, che io comunque ritengo sbagliati, rischia di essere controproducente, rischia di dare l’immagine di una magistratura corporativa che vuole proteggere i propri privilegi e le proprie prerogative, e quindi rischia di peggiorare le cose anziché migliorarle”.
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-14 14:59:54