Voto tra domenica 7 e domenica 28 maggio 2023. Questa l’ipotesi che può essere letta in filigrana nelle parole pronunciate dal segretario del Pd, Enrico Letta, al termine del suo intervento al convegno di Sorrento ‘Verso Sud’. “Penso -la dichiarazione del leader Dem- che questa esperienza di governo che tiene tutti insieme debba durare almeno fino alla data naturale delle elezioni, con il massimo impegno di tutti che si arrivi fino alla data naturale delle elezioni”, perché “non si butti via un’occasione che è fondamentale per avere questi dieci mesi davanti”.
Una frase che a una prima lettura può far pensare a un semplice no a elezioni anticipate, ma che in realtà potrebbe indicare la possibilità, di cui si starebbe discutendo a livello politico ed istituzionale, di far arrivare la legislatura alla sua fine naturale, senza anticiparla neanche di qualche settimana, come di solito avviene attraverso uno scioglimento tecnico delle Camere da parte del presidente della Repubblica.
Del resto proprio per questo motivo fu modificata la norma sul cosiddetto semestre bianco, per consentire cioè al capo dello Stato di sciogliere anticipatamente il Parlamento negli ultimi sei mesi del suo mandato quando coincida con la fine della legislatura. Ipotesi che si sarebbe verificata nel 1992, quando il mandato delle assemblee di Palazzo Madama e Montecitorio sarebbe terminato il primo luglio e quello di Francesco Cossiga due giorni dopo, con elezioni quindi in piena estate se non fosse intervenuta la modifica costituzionale.
Stavolta però l’attale legislatura terminerà il 22 marzo del prossimo anno, per questo si starebbe ragionando sulla possibilità di evitare scioglimenti tecnici anticipati di qualche settimana, per consentire così a Governo e Parlamento di poter lavorare fino all’ultimo giorno utile, anche perchè il rinnovo delle Camere potrebbe avvenire in primavera, esattamente tra domenica 7 e domenica 28 maggio 2023.
In base…
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-14 15:40:42