“Dopo la prima fase della riorganizzazione societaria della Sacal SpA è necessario costruire un progetto di rilancio degli scali di Lamezia, Reggio e Crotone attraverso la redazione di un vero piano industriale che manca all’Azienda da almeno sei anni. I piani industriali sbandierati nel 2016 e nel 2021 si sono rivelati solo dei grandi bluff utili solo a rafforzare un certo organigramma e orientamento societario senza la costruzione di una idea di sistema dei tre aeroporti”, lo scrive in una nota la Filt-Cgil Calabria.
“Nascondevano, invece, come da noi tempestivamente denunciato, l’idea perversa della privatizzazione. Le dimissioni di De Metrio rappresentano dunque un atto dovuto, però le responsabilità gestionali non sono solo dell’ex Presidente del CdA ma vanno ripartite, ovviamente, con la Direzione generale della Sacal. Sono stati anni in cui non ci sono stati investimenti veri, al contrario di altri scali che, proprio approfittando del Covid, si sono fatti trovare pronti rafforzando infrastrutture e rapporti con le compagnie. Esattamente il contrario di quello successo in Calabria. Adesso occorre invertire rapidamente la rotta – aggiunge il sindacato -. Noi continuiamo a sostenere la linea di questi anni. In primo luogo, l’idea di Lamezia scalo nazionale e internazionale che deve vedere aumentata la propria mission riprendendo il progetto di integrazione con la stazione ferroviaria per rispondere all’esigenza di modernità utile ai calabresi e a coloro che vengono in Calabria per qualsiasi motivo. Al contempo ribadiamo che gli scali di Reggio e Crotone siano effettivamente integrati nel sistema e siano funzionali alla loro vocazione naturale. La Città metropolitana di Reggio, in particolare, deve recuperare il tempo perso e deve correggere l’errore di quattro anni addietro quando colpevolmente rinunciò ad acquisire le quote offerte dall’ex Presidente De Felice, perdendo la possibilità di avere una voce in capitolo sia negli…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-05-11 07:38:24