“Il Copasir non si occupa né intende occuparsi di palinsesti, programmi televisivi o scelta degli ospiti, ma intende rappresentare non una preoccupazione bensì una realtà, denunciata più volte dai nostri organismi della sicurezza, dallo stesso Copasir nelle relazioni al Parlamento e dalle autorità europee, anche con le risoluzioni del Parlamento europeo sulle ingerenze, adottate a marzo e ad aprile”. Elio Vito, deputato di Forza Italia e componente del Copasir, spiega all’Adnkronos quali sono gli intenti del Comitato parlamentare per la sicurezza alla base del ciclo di audizioni che prendono il via questa settimana. Audizioni (come quelle dell’Ad Rai e dell’Agcom, convocati in settimana per approfondire il capitolo ‘ospiti’ nei talk nell’ambito del dibattito sulla guerra fra Russia e Ucraina) che hanno provocato anche la dura reazione del sindacato dei giornalisti Rai (“‘grave la convocazione di Fuortes al Copasir, ospiti scelti da responsabili giornalisti”, ha tuonato nel pomeriggio l’Usigrai).
“La realtà qual è? E’ che la Russia – dice Elio Vito – utilizza la disinformazione come strumento di ingerenza nelle democrazie liberali per influenzarne processi elettorali e processi decisori. E per esercitare un’attività di influenza sull’opinione pubblica attraverso la quale influenzare parlamenti e governi. Questa non è una minaccia – ribadisce – è una realtà che è stata rilevata e denunciata anche al Parlamento italiano. Le istituzioni europee hanno anche individuato delle strade per contrastare la disinformazione e noi del Copasir vorremmo rappresentare all’amministratore delegato della Rai e al presidente dell’Agcom proprio l’attività di ingerenza che va avanti da tempo e che si è intensificata con lo scoppiare della guerra, perché in ballo ci sono la decisione dei paesi europei nel sostenere le sanzioni alla Russia, da una parte, e gli aiuti militari all’Ucraina per difendersi, dall’altra”.
“Quello che vogliamo…
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-10 18:58:22