Un’altra architetta, un’altra denuncia, un’altra ipotesi di reato a carico dei vertici dell’Università. È l’associazione “Trasparenza e Merito” a rendere pubblico un nuovo elemento dell’inchiesta “Magnifica” già costata l’interdizione al rettore Santo Marcello Zimbone, al prorettore vicario Pasquale Catanoso, ad altri 4 docenti e a due funzionari amministrativi (in tutto gli indagati sono 52).
Si è parlato per giorni dell’esposto alla Procura – accompagnato da una quarantina di ricorsi, tutti vinti, alla Giustizia amministrativa – dell’architetto messinese Clara Stella Vicari Aversa, che ha aperto il calderone dei presunti concorsi “pilotati”. Ora “Tra-Me”, la stessa associazione più volte citata da Vicari Aversa nella sua battaglia giudiziaria, fa sapere che «anche l’architetto Celestina Fazia aveva denunciato».
Partiamo dalla ricostruzione della Procura, contenuta nell’ordinanza eseguita nelle scorse settimane. Lo scenario, in questo caso, è quello del concorso per un posto di ricercatore nel settore scientifico-disciplinare Icar 21 – Urbanistica bandito il 23 dicembre 2010. Ebbene, secondo l’ipotesi di accusa – ricordiamo che siamo ancora nella fase delle indagini preliminari – le procedure “congelate” e la mancata attivazione dei poteri di controllo e vigilanza sull’andamento della selezione avrebbero determinato «una stasi pluriennale del concorso (ultimato solo il 9 novembre 2020)»; il risultato di «tale volontaria inerzia» sarebbe stato «un intenzionale danno ingiusto procurato alla Fazia, consistente nella perdita dell’opportunità professionale legata all’ultimazione del concorso e nella lesione del correlato interesse pretensivo alla nomina come ricercatrice». Si è riservata una “corsia preferenziale” a qualcun altro?
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-05-08 01:32:04