Il cardinale Angelo Becciu, rilasciando dichiarazioni spontanee per due ore e mezzo in occasione dell’interrogatorio davanti al Tribunale Vaticano nel processo per lo scandalo finanziario legato alla compravendita del Palazzo londinese di Sloane Avenue, ha ringraziato il Pontefice per averlo liberato del segreto pontificio sulla vicenda legata a Cecilia Marogna, la manager sarda. “Mi viene contestato di aver agevolato la signora Cecilia Marogna, quale pubblico ufficiale, ad appropriarsi di somme di denaro che poi la stessa avrebbe destinato ad acquisti voluttuari, incompatibili con la finalità impressale dalla Segreteria di Stato. Quest’accusa, – ha detto Becciu – al pari delle altre, è completamente infondata, e la respingo in modo categorico”.
Becciu esprime “una forte e vibrata indignazione per come questo rapporto è stato distorto con illazioni offensive, di infima natura, lesive – anche – della mia dignità sacerdotale. Credo che questo atteggiamento tradisca altresì una scarsa considerazione nei confronti della donna in generale, e mi sento obbligato a chiedermi se un simile trattamento sarebbe stato riservato ad un uomo.Ciò detto, preciso che conobbi la signora Marogna nel 2016, quando la stessa mi richiese un colloquio. Ne apprezzai da subito la competenza in materia di geopolitica e di intelligence”.
Becciu ripercorre il rapporto con la manager sarda: “La signora si propose per una collaborazione professionale con la Segreteria di Stato su queste materie di sua elezione. Preciso che non la intesi come richiesta di impiego ma come semplice offerta di collaborazione esterna. Per tale ragione la inviai dal Comandante della Gendarmeria, dott. Giani, il quale la ricevette. Lo stesso, poi, m’informò di aver tratto dall’incontro una buona impressione, ma che non vi era possibilità, nell’immediato, di accogliere la sua proposta. Ebbi modo di coltivare questa conoscenza in successivi incontri, che…
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-05 18:05:15