Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge che istituisce la ‘Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino’, ma in una lettera al presidente del Consiglio, Mario Draghi, sottolinea la necessità di “compiere una scelta tra un ricordo comune per le Forze Armate nella giornata in cui si rende loro onore”, vale a dire il 4 novembre, “con l’alto significato civile e morale di celebrarle congiuntamente nella stessa Giornata, ricordando, in quel giorno, il senso del dovere e il sacrificio di tutti i soldati, di ogni Forza Armata e di ogni suo corpo interno, oppure distinguerle nella memoria. Tenendo anche conto che ciascuna Forza Armata e, al loro interno, ciascun Corpo, Arma o specialità, celebra tradizionalmente, ogni anno, la propria festa in base a circolari, disposizioni o iniziative tradizionali da ciascuna di esse assunta”.
Per il “Capo dello Stato è perciò “opportuno assumere in legge la definizione completa del 4 novembre come Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, cogliendo l’occasione per un riordino complessivo delle celebrazioni che valorizzi l’unitarietà delle Forze Armate“. Infatti “il 4 novembre è definito giorno dell’Unità nazionale dalla legge 260 del 1949, mentre il suo significato di Festa delle Forze Armate muove da una lunga tradizione, ben radicata nella coscienza civile degli italiani ma non sancita per legge”. L’auspicio del Presidente della Repubblica perciò è che “venga avviata una sollecita riflessione per una adeguata e organica disciplina legislativa relativa alle celebrazioni delle nostre Forze Armate”.
Mattarella naturalmente non entra nelle polemiche che hanno accompagnato l’approvazione della legge riguardo la data scelta per celebrare la Giornata, il 26 gennaio, che coincide con l’anniversario della battaglia di Nikolajewka, alla vigilia però della Giornata della Memoria. La preoccupazione è un’altra. “Considerate le…
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-06 17:21:33