Non si fa attendere la replica della Filt-Cgil alle dichiarazioni del presidente dell’AdSP Andrea Agostinelli che lunedì, in conferenza stampa, aveva denunciato un clima di conflittualità esasperata e di rivendicazioni reputate non prioritarie fra sindacati e alcune ditte esterne ex art. 16 fornitrici di manodopera che arrecherebbe danno in primis al terminalista auto e, più in generale, al porto stesso.
L’ammiraglio livornese ha chiamato principalmente in causa la Filt-Cgil territoriale accusandola di assumere posizioni strumentali: in particolare Agostinelli si era soffermato su una recente lettera della stessa Filt in cui sostanzialmente si rifiutava il protocollo di sicurezza anti-Covid (utilizzo delle mascherine e presentazione green pass) che l’azienda Automar avrebbe adottato a titolo cautelativo fino al 15 giugno, e sul recente caso di una procedura di raffreddamento con minaccia di ben 85 giorni di sciopero sulla questione della programmazione dei riposi che avrebbe fatto saltare un accordo per l’utilizzo costante dei lavoratori iscritti alla Port Agency.
La risposta è giunta proprio da quei livelli superiori del sindacato ai quali il presidente dell’Authority aveva detto di volersi appellare. È infatti il segretario generale della Filt-Cgil Calabria, Nino Costantino, a controbattere evidenziando come Agostinelli evidentemente abbia sbagliato bersaglio: «Il presidente Agostinelli, che già ha svolto a Gioia il ruolo di commissario dell’Authority per ben sei anni – ha rimarcato Costantino – dovrebbe aver avuto il tempo per conoscere le reali e diverse condizioni in cui vivono i lavoratori nell’area portuale, i rapporti con le aziende e il territorio. Risponderemo nei prossimi giorni punto su punto (con dati e numeri precisi). Per intanto, riteniamo di dover esprimere il nostro disappunto sul ruolo che sta esercitando, rinunciando alla funzione di soggetto mediatore fra le parti, con un attacco evidentemente strumentale…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-05-04 01:31:52