Silvio Berlusconi non sapeva nulla dell’intervista di Sergej Lavrov a ‘Zona Bianca’ su Retequattro. Né l’ha vista in tv. Lo assicura il suo staff. Le critiche piovute sul ministro degli Esteri russo, ma soprattutto su Mediaset, per avergli concesso spazio, fanno discutere e imbarazzano Forza Italia. Il Cav tace ma al suo posto parla Antonio Tajani: il numero due del partito ieri ha subito ”condannato tutto quello che ha detto Lavrov” (”le sue frasi sono inaccettabili”) ma ha difeso il giornalista che lo ha intervistato, Giuseppe Brindisi: ”Credo che l’intervista sia stata fatta come qualunque giornalista l’avrebbe fatta, anche perché si tratta di una trasmissione che ha sempre avuto posizioni antirusse”.
Anche oggi Tajani, alla luce della dura reprimenda del premier Mario Draghi (”Da Lavrov opinioni false e aberranti”) ha ribadito la linea: ”Io condanno Lavrov, non l’idea di avere una intervista a Lavrov. L’importante è prendere le distanze. Chi fa il giornalista ha il dovere di fare informazione, poi gli opinionisti danno i giudizi”. Sulla stessa linea la senatrice forzista Licia Ronzulli, uno dei fedelissimi di Arcore: ”Mediaset è un’azienda seria, totalmente indipendente, libera e plurale, il cui editore non ha mai fatto alcun tipo di pressione a nessuno”. In particolare, Ronzulli riprende le stesse parole di condanna di Draghi contro Lavrov: ”Anche io penso che le parole di Lavrov siano state realmente aberranti e sconvolgenti”.
Brindisi, il conduttore di ‘Zona Bianca’ autore dell’intervista, difende il suo lavoro: ”Per Draghi il ministro Lavrov ha fatto un comizio? Il premier ci dovrebbe spiegare cos’è un comizio, che è un’altra cosa, basta andare a vedere la definizione. Io ho fatto 20 domande da cui sono uscite una decina di notizie, ma non è che devo dichiarare guerra alla Russia…”. E ancora: “Non c’è stato nessun accordo preventivo per il quale non potessi contraddire” e “non è vero che non ho…
Fonte www.adnkronos.com 2022-05-03 20:18:09