La corsa alla superprocura. Luca Palamara, ex presidente della Associazione nazionale magistrati e già componente del Consiglio superiore della magistratura, ha vissuto dall’interno i meccanismi e le dinamiche riguardanti il mondo giudiziario. I contenuti dei suoi telefonini lo dimostrano, come accertato dall’inchiesta avviata dalla Procura di Perugia. Palamara ha descritto il quadro del quale è stato assoluto protagonista in due suoi volumi – “Il sistema” e “Lobby e logge” – che offrono una chiave di lettura su molti fatti accaduti in Italia negli ultimi 15 anni. Nomine, accordo tra correnti, rapporti con il mondo politico. In Calabria per presentare il suo ultimo libro, a proposito della candidatura del procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, alla guida della Procura nazionale antimafia, Luca Palamara ha detto: «Non sono un indovino e non posso prevedere il risultato. Gratteri è un magistrato che in Calabria, a Reggio e Catanzaro, ha sempre combattuto la ‘ndrangheta. È sempre stato un magistrato fuori dal mondo delle correnti, un magistrato che a un certo punto è stato stoppato mentre stava per diventare ministro. La sua candidatura è una sfida, bisogna vedere se il “sistema” in qualche mondo ancora vince oppure se prevale la meritocrazia». La votazione del plenum del Csm è prevista per il 4 maggio. In corsa oltre al calabrese Gratteri, vi sono il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo e il viceprocuratore nazionale della Dna, Francesco Russo.
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-04-30 07:42:38