«I contenuti della nota del presidente Occhiuto su quanto richiesto al Tavolo Adduce del MEF, riguardo le proposte migliorative per la sanità calabrese, sono senz’altro meritori. Nell’ambito di un percorso migliorativo dei servizi da garantire ai cittadini calabresi non si può, credo, non tener conto di alcuni spunti che potrebbero integrare, quanto già richiesto, per raggiungere gli standard di buona sanità».
Lo dice il deputato dei Cinquestelle Massimo Misiti. «Si potrebbe partire – afferma -dalla rete di prevenzione delle malattie oncologiche che necessita di maggiore attenzione promuovendo gli screening e implementando i reparti di oncologia e chirurgia oncologica oltre che la medicina nucleare che comprenda il reparto radioterapia pubblica. Predisporre operazioni di verifica e controllo della spesa farmaceutica regionale con la possibilità di istituire l’armadio farmaceutico digitale regionale, che consentirebbe di aver sempre un quadro ben delineato e aggiornato della situazione». E ancora, secondo Misiti, «nell’ambito del controllo della spesa, e non della riduzione dei servizi, una giusta valutazione di quanti ospedali di comunità e case della comunità possano convivere nello stesso luogo fisico, sulla base della popolazione e dell’utenza da servire».
Misiti auspica «la valutazione oggettiva di quanto l’integrazione tra servizi erogati dal pubblico e/o dal pubblico convenzionato possano realmente ridurre la migrazione sanitarie effettuando un attento esame dei flussi e del peso specifico delle prestazioni divise per patologie. Sarà necessario, dunque, avere coraggio nel tagliare «i rami secchi» di quei reparti creati per favorire qualcuno o qualcosa e lavorare per la comunità e in questo ambito, grazie anche alla legge «azienda zero», valutare se qualche ufficio amministrativo non sia di troppo. La gestione delle aziende ospedaliere e sanitarie con Zzienda zero e l’azienda dell’emergenza sanitaria – dice Misiti…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-04-27 12:32:25