“Da quel giorno che la presi in braccio cosa è cambiato? Oggi Giorgia è molto più pesante… Non certo fisicamente ma politicamente e culturalmente. In dieci anni è diventata il maggiore leader politico del Paese…”. Guido Crosetto, ex parlamentare di Forza Italia, già sottosegretario alla Difesa del governo Berlusconi poi cofondatore di Fdi, non ha dubbi sulla leadership di Giorgia Meloni. Sono passati dieci anni da quel 17 dicembre del 2012, lui, lo ‘Shrek azzurro’, prese in braccio la ‘piccola Giorgia’ sul palco dell’Auditorium della Conciliazione, al termine delle ‘primarie delle idee’, un’iniziativa organizzata insieme all’ex ministro della Gioventù, per rappresentare le ragioni di chi nel Pdl avrebbe voluto scegliere il candidato premier del centrodestra con le primarie, così come si era deciso in un primo momento.
Da allora, spiega all’Adnkronos Crosetto, ne è passata di acqua sotto i ponti, ”Meloni è cresciuta e con lei Fratelli d’Italia”, fino al ‘sorpasso’ della Lega, raggiungendo cifra doppia nei sondaggi e con la piena legittimazione ad aspirare alla premiership, secondo le regole interne del centrodestra. C’è chi vede Meloni alla guida di una nuova Pdl come proposto oggi dall’ex Dc Gianfranco Rotondi. ”Come al solito i democristiani sono più intelligenti e vedono più lungo degli altri”, commenta Crosetto.
”Rotondi – continua – ha capito che il leader che può guidare al meglio il centrodestra in questo momento è Giorgia, perché ha fatto un percorso politico, che parte dalla gavetta, che l’ha portata della destra alla guida dei Conservatori europei. E adesso, con questa Conferenza programmatica di Milano, Meloni vuol provare a parlare a tutta quella parte del Paese che non è di sinistra e che vuole tagliare le catene che legano il Paese al declino costante”.
”Sabato, a Milano, parlerò di lavoro, un tema concreto. Ecco -sottolinea Crosetto – Meloni parla di cose, di energia, famiglia,…
Fonte www.adnkronos.com 2022-04-27 15:24:28