“Il tanto atteso bando di selezione per contrattualizzare i tirocinanti calabresi potrebbe essere impugnato”. A lanciare l’allarme è la segreteria regionale della Cisal che, attraverso una nota a firma del dirigente Gianluca Persico, sottolinea: “Ci sono degli aspetti, che potrebbero, a nostro avviso, danneggiare il bacino dei tirocinanti formati con fondi Regionali e avviati tra il 2016 e il 2017. Questo perché esiste una palese contraddizione tra due articoli del bando in questione. Nel l’articolo 2, infatti – continua – si spiega che il bando è rivolto ai tirocinanti che sono stati avviati dalle specifiche Regioni indicate nello art. 50-ter del decreto-legge 25 maggio 2021,n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n.106, mentre nel successivo articolo 8 alla voce “Titoli di Preferenza” si assegna specifico punteggio ai tirocinanti che hanno svolto il periodo formativo con appositi Fondi Ministeriali, senza assegnare punteggio al periodo svolto dai loro colleghi, fianco a fianco negli stessi Uffici ma con Fondi Regionali sulla base di apposite convenzioni sottoscritte dalla Regione con i Ministeri interessati”.
“A questo punto – conclude Persico – riteniamo indispensabile un intervento da parte di chi, governatore Occhiuto in primis, ha seguito l’iter del bando, altrimenti questo primo tentativo di dare risposte e valorizzare il personale formato presso gli Uffici Ministeriali potrebbe andare disperso attraverso contenziosi dagli esiti imprevedibili”.
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-04-19 10:50:19