Di Covid, in media, si muore più il sabato e la domenica che nei giorni dal lunedì al venerdì. Accade da inizio pandemia a oggi in tutto il mondo, Italia compresa, con la sola eccezione della Germania. A scoprire e a misurare quello che definiscono “effetto weekend” sono stati Fizza Manzoor e Donald Redelmeier dell’università di Toronto, in Canada, che analizzando tutti i decessi Covid-19 registrati sul database dell’Organizzazione mondiale della sanità dal 7 marzo 2020 al 7 marzo 2022 hanno calcolato “un numero medio di morti a livello globale del 6% più alto nei fine settimana: 8.532 decessi” di sabato e domenica, “contro 8.083” negli altri giorni: una differenza di 449 vite. Lo studio sarà presentato al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (Eccmid), in programma a Lisbona in Portogallo dal 23 al 26 aprile.
L’aumento maggiore di morti per Covid durante i fine settimana è stato osservato secondo gli autori negli Stati Uniti (in media 1.483 decessi nei giorni del weekend contro 1.220 negli altri, +22%), seguiti da Brasile (1.061 vs 823, +29%), Regno Unito (239 vs 215, +11%) e Canada (56 vs 48, +17%). Unica eccezione la Germania, che ha riportato “un numero medio significativamente inferiore di morti nei giorni del fine settimana rispetto agli altri (137 contro 187, -27%)”.
“I ritardi burocratici dei fine settimana non spiegano da soli questi numeri – commenta Manzoor – né spiegano perché l’aumento dei decessi nei giorni di weekend sia stato così sostanziale negli Usa e non osservato in Germania. E’ invece probabile che l’effetto fine settimana sia dovuto anche a carenze di personale, know-how ed esperienza. Inoltre, i nostri risultati suggeriscono che questo problema non si sta risolvendo, nonostante il miglioramento della conoscenza” dell’infezione da Sars-CoV-2 da parte dei sanitari e quindi “delle performance dei sistemi sanitari nel corso della pandemia”. Benché il lavoro abbia dei…
Fonte www.adnkronos.com 2022-04-17 05:03:44