Le sfide dei pazienti con neoplasie mieloproliferative croniche quest’anno superano gli oltre 4mila metri. Grazie a Francesca Masi, paziente con mielofibrosi, psicologa toscana e appassionata di trekking che a luglio, a 2 anni dal trapianto di midollo osseo, proverà a salire oltre i 4mila metri del Monte Bianco. La sua impresa, dopo le cure e il trapianto, sarà raccontata nella rubrica Facebook “Fino in cima” e la sua sfida diventerà quella di tutta la comunità dei pazienti.
“A 40 anni ho scoperto di avere la mielofibrosi e affrontarla non è stato facile. Tanti malati, come me, scalano montagne di difficoltà per superare le malattie. Ora sto bene e a luglio proverò a scalarne una reale, la più impegnativa di tutte, per celebrare la voglia di vivere. Al mio fianco avrò mio marito, un fotografo e una guida alpina”. Così Francesca, intervenendo questa mattina all’evento “Vivere, sognare, scalare: ritornare alla vita oltre i tumori rari del sangue”, webinar di presentazione di ‘Mielo-Spieghi 2022’, la campagna di informazione sulle neoplasie mieloproliferative croniche promossa da Novartis in collaborazione con Aipamm e con il patrocinio di Ail e del Mpn Advocates Network
“Io sono appassionata di montagna da sempre – ricorda la donna – così quando ho ricevuto la diagnosi di mielofibrosi mi è arrivata come una coltellata la notizia di non poter più andare in montagna. Con il tempo, fortunatamente, questo ‘non poter più’ si è trasformato in ‘prima o poi si potrà’. Ciò vuol dire solo una cosa: gli obiettivi per noi pazienti non vanno abbandonati ma sospesi. Quindi ritornare in montagna è stato per me un aiuto anche perché la convalescenza post-trapianto è lunghissima e avere un obiettivo e raggiungerlo consente di trovare la forza. Sono la prova che spesso si guarisce dalle Mpn. Io avevo una forma severa di mielofibrosi, ero molto giovane per la media dei malati, e sono arrivata al trapianto…
Fonte www.adnkronos.com 2022-04-12 15:51:27