Torna ad aprile l’appuntamento annuale con il mese internazionale della rosacea, malattia cronica della pelle che colpisce circa 415 milioni di persone in tutto il mondo e oltre 3 milioni in Italia, ovvero il 7-8% della popolazione adulta del paese. Si presenta con rossore più o meno persistente della pelle, insieme ad altre manifestazioni cliniche ben visibili sul volto, come leggero gonfiore, papule/pustole. Proprio per questo, la malattia rappresenta una preoccupazione non solo dal punto di vista clinico ma anche estetico, causando, di conseguenza, sensazioni di ansia e di imbarazzo in chi ne soffre. Il carico emotivo associato all’insorgenza della rosacea e dei suoi sintomi più evidenti porta con sé risvolti negativi anche sulla vita sociale delle persone affette, sino ad arrivare a minare la fiducia in loro stessi.
Infatti – secondo i dati di un sondaggio online condotto recentemente da Galderma tra persone affette da rosacea in diversi paesi – fino al 69% degli intervistati ha dichiarato un impatto negativo sulla propria salute mentale e sul proprio benessere psicofisico a causa dello stigma associato alla malattia, ma, nonostante ciò, solo uno su cinque ha affrontato la questione con il proprio medico o dermatologo. In aggiunta, quasi la metà (48%) si è sentita sminuita dai propri coetanei, perché la malattia viene ritenuta da quest’ultimi alla stregua di un semplice rossore da emozione o vergogna e non una condizione grave della pelle. Soprattutto agli stadi iniziali, infatti, sintomi come il pizzicore e il bruciore del viso vengono ricondotti a situazioni di stress emotivo e quindi sottovaluti durante un consulto medico, tanto che circa il 63% dei partecipanti al sondaggio ha segnalato di essersi imbattuto in una diagnosi errata.
“Come tante altre patologie della pelle e del viso, la rosacea provoca imbarazzo e disagio, a causa delle manifestazioni cliniche che interessano l’immagine della persona”,…
Fonte www.adnkronos.com 2022-04-05 14:51:34