“Abbiamo svolto già diverse audizioni e il quadro che emerge è abbastanza allarmante: sul totale degli arrivi, un po’ meno della metà sono minorenni e una parte sono minori stranieri non accompagnati. Il dato nuovo rispetto al passato è che un tempo assistevamo all’arrivo di afghani e siriani tra i 14 e i 20 anni mentre ora in maggioranza si tratta di bambini tra i 3 e i 5 anni. L’intero sistema che avevamo in piedi va quindi ripensato e l’emergenza nell’emergenza è che molti arrivano in Italia senza documenti o con documenti senza alcun valore dal punto di vista giuridico”. Lo afferma all’Adnkronos il deputato del Pd Paolo Lattanzio, membro della Commissione parlamentare Infanzia e adolescenza e relatore dell’affare assegnato sulle iniziative da adottarsi a favore dei bambini e degli adolescenti che si trovano in Ucraina e dei profughi minori di età provenienti da questa zona di conflitto.
Lattanzio ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi con le prime proposte, tra le quali: “Istituire una task force europea per la gestione dei flussi di minori; formulare, con il coinvolgimento di tutti gli attori anche del terzo settore, una cornice nazionale, figlia di quella europea, entro cui armonizzare il contributo dell’accoglienza diffusa e informale, con particolare attenzione ai minori più fragili; definire una forma condivisa di registrazione e tracciamento dei minori in uscita dall’Ucraina privi di documenti di riconoscimento o accompagnati da persone diverse da familiari”.
“Auspichiamo che si definisca urgentemente una forma di registrazione e tracciamento dei minori in uscita dall’Ucraina privi di documento di riconoscimento o accompagnati da persone diverse dai famigliari – spiega Lattanzio – Misure necessarie contro un rischio tratta che è già percepito perché non si può escludere che realtà poco serie si infiltrino in meccanismi di solidarietà e riescano ad adescare mamme per la tratta…
Fonte www.adnkronos.com 2022-03-31 18:46:05