“L’artrite reumatoide oltre a generare un peso fisico ed emotivo considerevole sulla vita di circa 400mila italiani, è collegata ad un impatto economico di rilievo sui costi diretti e indiretti della malattia. Raggiungere l’obiettivo della remissione clinica, avere cioè sotto controllo la patologia cronica, può portare a una notevole riduzione delle spese per ospedalizzazioni, visite specialistiche o ambulatoriali, esami medici, interventi chirurgici, fisioterapia o dispositivi ortopedici e meno giornate perse sul posto di lavoro a causa della malattia. In altre parole, remissione significa garantire al paziente una migliore qualità di vita”. Così Silvia Tonolo, presidente di Anmar – Associazione nazionale malati reumatici commenta i risultati di uno studio pubblicato su ‘Advances in Therapy’, che evidenziano come raggiungere la remissione clinica nell’artrite reumatoide comporta benefici economici, con risparmi fino al 75% dei costi indiretti se l’ artrite reumatoide è tenuta sotto controllo.
“Per un paziente vivere con l’artrite reumatoide, ma in generale con una patologia reumatica – spiega Tonolo – vuol dire sentirsi dal punto di vista psicologico, lavorativo e relazionale un peso per la società. Qualora non sia stato preso in carico dal reumatologo in collaborazione con il medico di medicina generale per garantirgli una buona qualità di vita, avrà la necessità di avere una persona che lo aiuti e sarà costretto ad abbandonare il posto di lavoro. Parliamo di pazienti in piena età lavorativa, all’inizio dell’attività professionale o di studi. Ecco, come possono affrontare il loro futuro avendo una patologia cronica e invalidante?”.
La risposta la dà la stessa Tonolo: “Una patologia reumatologica deve essere vista in tutti i suoi aspetti, non solo quello farmacologico – sostiene la presidente di Anmar -. Insisto sulla presa in carico da parte degli specialisti perché entrare in empatia…
Fonte www.adnkronos.com 2022-03-30 11:07:54