La Città Metropolitana di Reggio Calabria rilancia sull’obiettivo della rigenerazione dei beni confiscati alla ‘ndrangheta. A conclusione del percorso partecipativo che ha visto l’Ente di Palazzo Alvaro confrontarsi con le realtà del Terzo Settore reggino, è stato presentato quest’oggi il progetto approvato dalla Metrocity nell’ambito del bando “Interventi speciali per la coesione territoriale – Investimento 2 – Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU” finanziato con fondi del Pnrr missione 5 Inclusione e Coesione.
Il progetto, ufficialmente presentato da Palazzo Alvaro, prevede ben dieci interventi di rigenerazione su altrettanti beni confiscati alla ‘ndrangheta acquisiti al patrimonio dell’Ente e dati in gestione, tramite procedura di selezione ad evidenza pubblica, ad altrettante realtà del Terzo Settore del territorio metropolitano, per un investimento complessivo di quasi 5 milioni di euro.
Nello specifico, cosi come concordato nei mesi scorsi con gli stessi rappresentanti degli Enti gestori, la Città Metropolitana si è avvalsa del contributo in coprogettazione del Forum del Terzo Settore e di alcuni tra i soggetti più virtuosi da anni impegnati nell’ambito della gestione dei beni confiscati sul territorio della Città Metropolitana: da Adspem a Reggio Basket in Carrozzina, dal Club Alpino alla Croce Rossa, dal Consorzio Macarmè a Isesp, Naima e Rose Blu. Una sinergia virtuosa nata dall’incontro, a suo tempo convocato dalla Città Metropolitana, tenutosi nei mesi scorsi a Palazzo Alvaro alla presenza del sindaco facente funzioni Carmelo Versace e del delegato al Pnrr Domenico Mantegna, durante il quale erano state condivise le linee guida promosse dall’Ente per la partecipazione al bando Pnrr per la riqualificazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata.
Si rinsalda cosi il percorso condiviso promosso da Palazzo Alvaro con le realtà sociali del territorio in un ambito…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-03-30 15:18:15