«Il professore Donato non resiste alla tentazione di “dare i voti” e di “bocciare” chi non gli è gradito. Solo che la politica non è un’aula di giurisprudenza dove il docente può dividere tra buoni e cattivi senza appello». Così Domenico Tallini, coordinatore provinciale di Forza Italia replica al candidato sindaco di Catanzaro Valerio Donato che aveva puntato il dito contro l’esponente azzurro.
«Apprendo – dice Tallini – di essere stato “bocciato” dal professore prestato alla politica perché additato di essere, assieme al sindaco Abramo, il responsabile del presunto “disastro” della Città. Donato ha pensato evidentemente di guadagnarsi i favori dell’opinione pubblica, presentandosi come il “nuovo che avanza”, ma man mano che passano i giorni si disvela il suo disegno perverso, in buona parte riuscito, quello di mettere assieme il peggio dell’Amministrazione Olivo e il peggio del centrodestra che è stato accanto ad Abramo negli ultimi anni».
«Con l’unico obiettivo – sottolinea il coordinatore provinciale di Forza Italia – di arrivare al potere, a qualsiasi costo, altro che senza compromessi. La sua dichiarazione di amicizia e stima mi lascia indifferente. Lui conosce nei dettagli la vicenda giudiziaria che mi ha ingiustamente colpito e ciò lo avrebbe dovuto indurre ad un maggiore rispetto umano e politico. Il suo dna stalinista evidentemente ha preso il sopravvento».
«Il professore abituato a bacchettare i suoi allievi – aggiunge – ha però fatto male, malissimo i suoi conti, perché non si è accorto di avere “bocciato”, assieme a Tallini e Abramo, tutta la storia del centrodestra catanzarese, una storia che potrà non piacere a lui, ma che noi rivendichiamo con orgoglio. È la storia del buon governo di Sergio Abramo, di Michele Traversa, di Wanda Ferro. È la storia di realizzazioni come il Parco della Biodiversità, del Teatro Politeama, dell’Arena Magna Graecia, del MARCA, del San…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-03-23 07:44:13