Si mobilitano i lavoratori dei Comparti Funzioni Locali e Sanità pubblica di tutta Italia in adesione allo stato di agitazione proclamato dalle Segreterie nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl a causa del mancato stanziamento delle risorse finanziarie aggiuntive a quelle già previste dalle due leggi di bilancio degli anni 2021 e 2022 per i rinnovi dei Ccnl 2019/2021. Non sono sufficienti, infatti le somme già rese disponibili a onorare tutti i Punti del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, sottoscritto il 10 marzo 2021 dalle Parti Sociali, dal Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, e dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi.
“Un Patto importante che ha riconosciuto il fondamentale valore del lavoro pubblico e il ruolo fondamentale che le pubbliche amministrazioni hanno e avranno nella gestione delle risorse rinvenienti dal “Recovery Fund” e da tutta la riprogrammazione dei Fondi Europei da qui al 2027. Un Patto che persegue una nuova stagione di riforma della Pubblica Amministrazione, da realizzare attraverso un forte processo di informatizzazione e digitalizzazione del lavoro pubblico e un serio Piano di reclutamento di personale per le pubbliche amministrazioni. Un Patto che ha aperto la strada all’avvio dei negoziati per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego, producendo i primi frutti con la sottoscrizione il 21 dicembre scorso dell’Ipotesi del Ccnl del Comparto Funzioni Centrali 2019-2021.
Un Patto che oggi, però, rischia di essere tradito per quanto concerne il rinnovo dei Ccnl dei Comparti delle Funzioni Locali e della Sanità Pubblica. Tanto da indurre le categorie del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil a proclamare lo stato di agitazione dei Lavoratori delle Funzioni Locali e della Sanità pubblica.
Lavoratori che hanno tutto il diritto di chiedere il rinnovo dei loro contratti, scaduti lo scorso 31 dicembre 2018. Stiamo parlando di quelle donne e di quegli uomini…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-03-23 11:08:46