Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, leghista lombardo di lunghissimo corso e politico esperto, a Bruxelles per una serie di incontri istituzionali, svicola davanti ad una domanda sulla collocazione del suo partito nel Parlamento Europeo. Il cronista che prova a chiedergli la sua posizione viene interrotto da un collaboratore del ministro: “Stiamo parlando di turismo…”. Alla replica che l’argomento appare oramai esaurito, Garavaglia prende la palla al balzo: “Allora me ne vado”, e saluta tutti. La collocazione della Lega nel gruppo Identità e Democrazia, presieduto dal leghista Marco Zanni (ex M5S), è un punto delicato per il partito, che pur avendo una delle delegazioni maggiori dell’intero Emiciclo siede accanto ad Alternative fuer Deutschland, i nemici giurati della Cdu/Csu tedesca, architrave del Ppe che una parte dei leghisti vede come l’interlocutore naturale. Identità e Democrazia nel Parlamento Europeo è oggetto di un ‘cordone sanitario’, una conventio ad excludendum messa in atto dagli altri gruppi, che risparmia invece l’Ecr, il gruppo in cui siede Fratelli d’Italia.
Fonte www.adnkronos.com 2022-03-22 17:18:08