Storia e archeologia, alla scoperta delle radici che accomunano le comunità d’Aspromonte. Per molti millenni la nostra montagna fu attraversata da chi camminava e la sceglieva per abitarvi, procurarsi i mezzi di sussistenza, recarsi da un posto all’altro, vendere e comprare, in poche parole vivere. Nel corso dei secoli questo massiccio fu costellato di agglomerati abitativi e brulicante di viaggiatori e pellegrini. Non vi è luogo dell’Aspromonte dove l’uomo non sia giunto e abbia lasciato un segno.
Il nuovo progetto di didattica ambientale di Archeologia divulgativa e imitativa sulla preistoria “Sulle tracce dell’uomo neolitico dell’Aspromonte”, promosso dall’ Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte e rivolto alle scolaresche e ai fruitori dei Centri Visita dislocati nell’area protetta, si ispira proprio alle infinite testimonianza archeologiche del nostro territorio.
L’Aspromonte è il primo Parco in Italia ad aver avviato i laboratori sull’archeologia divulgativa e imitativa sulla preistoria. Il progetto è entrato nel vivo con lo svolgimento ed il completamento delle prime due fasi, con attività di formazione rivolte alle Guide ufficiali del Parco e agli operatori dei Centri Visita, e vedrà la sua attività conclusiva con l’apertura dei laboratori presso le strutture d’accoglienza dove saranno allestiti appositi spazi per i laboratori didattici destinati agli studenti.
«Le giornate di formazione sull’archeologia divulgativa ed imitativa della preistoria – ha dichiarato il presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Leo Autelitano – rivolte alle guide nonché agli operatori del parco e/o esterni addetti alle strutture di accoglienza, sono comprese all’interno di un grande progetto tendente ad evidenziare la presenza di resti archeologici nelle terre alte del Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Da un’azione sinergica molto forte, sviluppata con la…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-03-19 02:30:22