“Pastoralism and LAndscape Sustainability” questa è l’estensione del progetto PLAS, il percorso di studio accademico condotto in Aspromonte dalla Newcastle University sotto la direzione del dott. Francesco Carrer, e coordinato dallo stesso dott. Carrer insieme al collega Guillem Domingo Ribas.
Nell’ambito del progetto si è da poco conclusa la seconda campagna di lavoro sul campo finalizzata alla comprensione del ruolo delle pratiche pastorali storiche e tradizionali nella formazione e trasformazione degli ambienti e dei paesaggi montani in Europa e nel Mediterraneo. Dell’attività ci ha parlato il “dottore peripatetico” Alfonso Picone Chiodo, profondo conoscitore della montagna e gestore del sito web di servizio www.laltroaspromonte.it, che insieme a Domenico Malaspina e Demetrio Orlando (curatori del canale youtube “Questo è Aspromonte”), Leo Stilo e Bruno Palamara, ha collaborato con gli studiosi inglesi nella comprensione dei luoghi e delle dinamiche di un territorio tanto complesso quanto fragile.
«L’Aspromonte – scrive Picone Chiodo –, e in particolare Africo Vecchio, occupa un posto privilegiato all’interno dei casi studio del progetto ed è stato protagonista delle ultime due campagne di lavoro sul campo». Il lavoro dei ricercatori si è svolto non solo in quota ma anche in città e in particolare all’Archivio di Stato. «Grazie ancora una volta all’aiuto dello staff, con una menzione speciale alla dott. Titti Chindemi, è stato possibile portare a termine il vaglio della documentazione iniziato la scorsa estate. In questo modo, i fondi consultati forniranno informazioni eccezionali sull’uso del suolo e l’evoluzione delle pratiche agro-pastorali nell’area di studio, aiutando ad avere una comprensione più generalizzata delle trasformazioni del paesaggio aspromontano nell’ultimo secolo».
La parte più interessante del progetto, tuttavia, si è svolta nel cuore profondo della montagna: insieme con gli esperti Andrea…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-03-19 02:30:10