Il fascino della cultura magnogreca, la sua storia, le leggende, le opere immortali e i miti trasferiti sul palcoscenico. Per il suo taglio originale sta riscuotendo grande successo di critica e di pubblico il primo Festival delle Arti della Magna Grecia, ideato dall’associazione “Calabria dietro le quinte” e apertosi a fine febbraio. Il cartellone prevede, da qui all’ultima settimana di maggio, la rappresentazione di otto spettacoli di teatro classico attraverso nuove drammaturgie contemporanee. Direttore della rassegna, ospitata al teatro Cilea e al “Metropolitano” è Gigi Miseferi, volto notissimo del Bagaglino. Il programma prevede, inoltre, alcuni workshop che si terranno nel foyer del teatro comunale: «Sono felice del percorso appena iniziato – dichiara l’artista reggino – e posso anticipare che all’interno di questa lunga kermesse saranno organizzate anche iniziative rivolte ai bambini. Abbiamo pensato un po’ a tutte le fasce d’età. La crescita della città deve essere stimolata anche attraverso queste manifestazioni. Il futuro si costruisce partendo dal passato».
– Su quali altri progetti sta lavorando?
«Si parla spesso delle poesie di Nicola Giunta, sempre attuali. Ho scoperto, invece, facendo una ricerca in biblioteca grazie alla collaborazione del direttore Carmelo Caridi, che il poeta scrisse anche delle commedie, mai portate in scena. Leggendo il copione me ne sono innamorato. Sarò, quindi, il primo in assoluto a proporle. Lo farò molto presto. Non sono opere in vernacolo, anche se non mancano passaggi dialettali».
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-03-15 02:30:00