Momento delicato per bar e ristoranti che, dal primo aprile, alla luce della legge di conversione del DL 228/2021, vedranno reintrodotta la “tassa sui dehor” e saranno dunque chiamati a corrispondere il canone di occupazione suolo. Per Confcommercio di Reggio Calabria “un ritorno al passato voluto dal Governo in un momento delicatissimo”.
Con l’inizio dell’emergenza sanitaria, a partire dal decreto Rilancio, i pubblici esercizi avevano potuto beneficiare della gratuità dell’occupazione suolo per la collocazione di tavolini e sedie all’aperto al fine di ampliare gli spazi di vendita indispensabili alla luce dell’obbligo di distanziamento e delle altre restrizioni vigenti. “Una disposizione – ricorda Confcommercio – che aveva dato una boccata di ossigeno ed una opportunità in più a molti ristoratori operanti anche in aree periferiche. Tra meno di 15 giorni, l’emergenza – almeno sulla carta – terminerà e quindi, dal primo aprile, chi aveva ottenuto le autorizzazioni dovrà pagare la concessione aggiuntiva”.
Nel reintrodurre l’onerosità della occupazione suolo, la legge ha previsto, quantomeno, la proroga fino al 30 giugno 2022 delle disposizioni a favore delle imprese di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande che consentono la presentazione semplificata, per via telematica e senza pagamento dell’imposta di bollo, delle domande di concessioni di occupazione di suolo pubblico e che escludono le autorizzazioni per la posa di strutture amovibili in spazi aperti e i termini per la loro rimozione. Dopodiché, dal primo luglio, anche su questo punto, sarà ritorno al passato in un momento in cui la condizione sicuramente non si può dire normalizzata.
La situazione preoccupa gli operatori del settore. Per il Presidente di Confcommercio Reggio Calabria Lorenzo Labate “l’emergenza sanitaria finisce, ma la situazione sotto il profilo economico e della ripresa è grave e necessiterebbe di una attenzione…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-03-17 14:05:15