La “maledetta” indovinata da Burrai frena il ruolino casalingo della Reggina ma non macchia una rinascita che sul campo ha portato gli amaranto fuori dalla zona calda e a ridosso dei playoff. Merito, anche, del cambio di allenatore e degli innesti di gennaio del direttore sportivo Massimo Taibi che torna a parlare.
Direttore, una gara equilibrata decisa da un episodio?
«La squadra è uscita tra gli applausi, questo è importante. Ha dimostrato di esserci, di giocare a viso aperto, soccombendo per un eurogol ma non demeritando. La cosa fondamentale è che questa squadra ha reagito al momento di difficoltà».
Quanto è stato importante il mercato invernale?
«Ho sempre messo la faccia, assumendomi le responsabilità soprattutto nei momenti faticosi. Il presidente mi ha sempre consentito di lavorare in libertà, quando altri hanno invaso il mio settore ho difeso il lavoro svolto e la squadra».
È corretto pensare che la scossa sia arrivata dal duro confronto tra lei ed il dg Iiriti, subito dopo la sconfitta di Terni?
«Più che di scossa, parlerei di cose che sono state rimesse al loro posto. A Terni ho fatto presente al signor Iiriti che stava creando danni al mio lavoro e che il suo modo di fare era assolutamente deleterio anche nei confronti della squadra. Ovviamente, il mio pensiero è stato condiviso in toto anche dai calciatori, i quali si sono espressi in tal senso pure con il presidente».
Contrasti che ad oggi potrebbero non esserci più, visto che a noi risulta di un Iiriti dimissionario, con tanto di pec inviata alla società…
«Ripeto, i problemi relativi alle intromissioni ed alle insopportabili interferenze sul lavoro altrui, erano stati già risolti. Qui bisogna pensare al bene della Reggina ed agire nell’interesse della società. Il giorno di una partita così importante come quella col Perugia, sembrava che l’argomento più importante fossero le dimissioni del signor Iiriti: tutto ciò lo trovo grottesco, e per certi versi anche…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-03-14 07:04:16