Gli aumenti ormai quasi quotidiani di tutte le materie prime e gli scioperi previsti nel settore dell’autotrasporto sono alla base di una psicosi che si registra ormai anche in Calabria. È, infatti, scattata nuovamente la corsa, in alcuni casi un vero e proprio assalto, a supermercati e stazioni di rifornimento. Il nuovo “allarme” tra la popolazione ha motivazioni diverse: da una parte la preoccupazione per l’annunciato blocco degli autotrasportatori, con una prima giornata di sciopero in programma per lunedì 14 marzo; dall’altra l’incubo che la guerra in atto in Ucraina possa porre limitazioni all’arrivo di alcuni prodotti. Tutto questo incide poi su una terza motivazione, ancora più sentita dagli utenti, il vertiginoso aumento dei prezzi al consumo.
L’assalto agli scaffali in poche ore, regolarmente registrato e postato su tutti i social, non ha fatto che confermare ciò che l’allarme lanciato dai messaggi whatsapp aveva innescato. «Il lievito di birra questa volta è stato sostituito dall’olio di semi perché dall’Ucraina hanno bloccato le esportazioni», commentano i clienti in fila alla cassa. Le foto incredule di coloro che per caso si trovavano al supermercato hanno generato altro panico: i beni scarseggiano davvero. In realtà, i magazzini hanno le scorte necessarie. «Non ci sono e non ci saranno problemi di mancanza di merce negli scaffali» rassicurano sui social i gruppi di supermercati.
Lo sciopero degli autotrasportatori riguarda alcune sigle sindacali e l’adesione non è ancora totale, ma qualche disservizio potrebbe registrarsi almeno per i prodotti di largo consumo. Effetti che, almeno secondo quanto riferito dalle grandi catene di distribuzione di prodotti alimentari, non dovrebbero portare nell’immediato gravi conseguenze sull’approvvigionamento.
Preoccupazione è stata espressa, invece, dal Codacons: «Il blocco dell’autotrasporto avrà effetti diretti sulla collettività, sospendendo i rifornimenti di beni…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-03-12 16:30:55