Macchine parcheggiate in doppia, tripla fila, anche dentro la rotatoria, mentre la fila arriva fino alla superstrada. Il caos regna sovrano nell’area dello svincolo di Modena. E non si tratta di un episodio isolato, generato magari da un sinistro. Qua è la regola, che si ripete ogni giorno, anzi più volte negli orari di punta: l’ingresso e l’uscita delle scuole. E quando piove o c’è maltempo è l’apoteosi. Eppure a rimanere intasata è un’arteria chiave, una di quelle che fa da cerniera tra il centro e i quartieri collinari. Si tratta dell’unica via di collegamento che porta alle frazioni di Mosorrofa, Sala, Cataforio, Cardeto. Non solo è uno snodo in cui insistono diversi istituti scolastici, l’Hospice, la Scuola allievi Carabinieri, il campo Coni. Arrivare al quartiere di Modena diventa un’impresa non facile, che necessita di pazienza. Che si provi dalla città o si percorra la Statale che arriva da sud il quartiere in alcune fasce orarie diventa off limits. Lo sanno bene i residenti dei quartieri che stanno a monte costretti a fare file interminabili anche lungo la tangenziale. Lo sanno bene i genitori degli studenti che frequentano quelle scuole, i conducenti dei bus e i parenti dei pazienti dell’Hospice. E se dovessero transitare dei mezzi di soccorso per un emergenza? Gli unici che sembrano non accorgersi di questa situazione sono i rappresentanti delle istituzioni che lasciano centinaia di persone ogni giorno in ostaggio in quella trappola della Modena-San Sperato.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-03-06 02:30:51