La guerra vicina ha reso ancora più incerte le drammatiche proiezioni degli economisti che a fine anno ci avevano messi in guardia sugli effetti dei rincari dei prodotti energetici. Gli aumenti di benzina, luce e gas avrebbero portato il costo della vita in Calabria in una pericolosa curva della storia. E i listini sono stati puntualmente aggiornati già prima che il 2021 tramontasse con una stangata di fine anno.
E così, il 2022 ci ha portato subito in dote un 68% in più all’anno sulla bolletta elettrica e un altro 64% in più su quella del gas, con una previsione di spesa media per famiglia tipo fissata a 823 euro per la luce e a 1.560 euro per il gas, nell’arco dei dodici mesi. Un salasso se si considera che prima della pandemia, la spesa media familiare per la corrente elettrica era di 533 euro all’anno e quella del gas sfiorava i 1.042 euro. In pratica, ben 290 euro in più di elettricità e 518 euro per le forniture di gas in poco più di due anni. Ciò significa che solo per luce e gas in media più di 800 euro all’anno. La corsa al rialzo dei prodotti energetici coinvolge, inevitabilmente, anche il carburante. Il prezzo alla colonnina è in aggiornamento quotidiano. Il gasolio per auto ha raggiunto la quotazione media di due euro al litro mentre la benzina è sopra 2,1 euro. Ciò significa che per un pieno di una vettura familiare si va da 100 a 110 euro. E la progressione non si ferma. La variabile temporale, purtroppo, sembra direttamente proporzionale ai rincari alla colonnina. Due anni fa, in pieno lockdown, con le persone chiuse in casa e le auto ferme in garage, il gasolio costava poco più di un euro a litro e la benzina sfiorava 1,2 euro, con una spesa per il pieno che variava da 55 a 60 euro. A febbraio dello scorso anno, invece, il prezzo medio del diesel in Calabria era a 1,39 al litro e la “verde” a 1,55. Per riempire il serbatoio si spendeva da 69 a 75 euro in media. Alla fine di gennaio, il prezzo del gasolio era di…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-03-06 02:30:32