Il forte impatto della pandemia di Covid sui pazienti con malattie cardiovascolari ha creato una situazione delicata e richiede interventi urgenti e coordinati tra i vari attori del Servizio sanitario nazionale. E’ lo scenario emerso da ‘Save your Heart‘, campagna di screening promossa dal Gruppo Servier in Italia, in collaborazione con la Società italiana di farmacia clinica (Sifac) e con il patrocinio della Società italiana dell’ipertensione arteriosa (Siia), della Società italiana per lo studio dell’aterosclerosi (Sisa) e Conacuore Onlus. I risultati dello studio, condotto tra maggio e luglio 2021, sono stati recentemente pubblicati sul ‘Giornale italiano di Health technology assessment and delivery’.
“Dallo screening, che ha coinvolto oltre 500 soggetti ipertesi – afferma Claudio Ferri, professore ordinario di Medicina interna dell’Università dell’Aquila e past president Siia – sono emersi dati piuttosto allarmanti: il 68%dei partecipanti non raggiunge valori pressori accettabili, il 59% dei partecipanti trattati per l’ipercolesterolemia non presenta valori di colesterolo Ldl a target, mentre coloro i quali avevano dichiarato di non essere ipercolesterolemici nel 72% dei casi presentano valori superiori a quelli indicati dalle linee guida per il colesterolo Ldl. D’altro canto, il 69% degli ipertesi diabetici non ha un buon controllo della propria glicemia e tra coloro che hanno dichiarato di non avere il diabete, pari a circa l’85% del campione, sono stati riscontrati valori di glicemia tipici degli stati prediabetici e diabetici nel 31% dei casi. Inoltre, un’ulteriore criticità viene dal fatto che quasi la metà dei partecipanti (49%) è risultata avere un rischio alto o molto alto di andare incontro ad un evento cardiovascolare fatale a 10 anni. Questi numeri ci confermano la necessità di individuare un nuovo approccio clinico per identificare e trattare in maniera efficace i soggetti ipertesi, al fine di…
Fonte www.adnkronos.com 2022-03-03 16:48:55