Snellire e diluire nel tempo gli obblighi burocratici delle aziende agroalimentari e forestali e degli enti pubblici beneficiari delle misure a investimento del Programma di sviluppo rurale, in difficoltà a causa dell’emergenza da Covid-19.
Questo l’obiettivo che ha spinto la Regione Calabria a prorogare l’efficacia del Decreto semplificazione, adottato nell’agosto 2020 per consentire ai beneficiari delle misure a investimento del Psr di provvedere – anche oltre i termini inizialmente fissati – alla presentazione di varianti progettuali ed alla realizzazione di lotti funzionali legati, nello specifico, alle Misure 1 “Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione”, 2 “Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole”, 3, “Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari”, 4, “Investimenti in immobilizzazioni materiali”, 5 “Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione”, 6 “Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese”, 7 “Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali”, 8 “Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste”, 16 “Cooperazione” e 19 “Leader”, in relazione ai progetti a gestione diretta dei Gal.
“La pandemia – ricorda l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – ha causato una situazione di eccezionale difficoltà economica per il mondo agricolo. D’intesa con il presidente Occhiuto abbiamo deciso di agevolare il più possibile a livello amministrativo quelle aziende virtuose impegnate a portare a compimento progetti a investimento con l’ausilio delle risorse europee e che a causa della pandemia, rispetto ai tempi stabiliti dai regolamenti comunitari, sarebbero in ritardo e da sanzionare. Con questo atto amministrativo intendiamo…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-03-02 13:10:27