L’assalto alla diligenza dell’Azienda Sanitaria provinciale è ripreso in tutta la sua drammaticità. In pochi giorni sono scomparsi già centinaia di migliaia di euro di risorse che prima erano rimaste in cassaforte grazie ai provvedimenti del governo che aveva bloccato le esecuzioni. Negli ultimi giorni dopo ben cinque anni dall’ottenimento del decreto ingiuntivo per le prestazioni rese e non pagate, è arrivato l’ok per il pagamento di oltre 300mila euro a Villa Sant’Anna, una delle case di cura che opera in regime di convenzione. Arriva a una prima conclusione la procedura che era rimasta bloccata per l’emergenza Covid che aveva sospeso le procedure esecutive contro le aziende sanitarie, norma questa prorogata dal 2020 al 2021 ma poi tutto cancellato dalla Corte Costituzionale a dicembre scorso.
Il Milleproroghe Ma non è finita. La battaglia dei creditori dell’Asp rischiava di essere nuovamente in salita perché pochi giorni dopo detta pronuncia, un altro intervento legislativo (art. 16 septies inserito in sede di conversione del DL n. 146/2021 Milleproroghe) elusivo del dettato reso dal Giudice delle leggi, ha riproposto l’ennesimo blocco delle azioni esecutive contro gli enti del servizio sanitario in crisi di liquidità, questa volta penalizzando i soli creditori calabresi, dal momento che limita il vincolo di inesigibilità i crediti vantati dalle strutture sanitarie regionali nei confronti delle Aziende sanitarie ricadenti nella Regione Calabria, peraltro ponendo a base dei presupposti che prescindono dalla situazione emergenziale COVID ancora in atto.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-02-27 02:30:42