È solo un caso. La stagione estiva del 2021 è stata tra le meno piovose degli ultimi anni e anche questo inverno non è stato particolarmente piovoso. Se la siccità a livello italiano è un problema serio a Reggio almeno un beneficio lo ha avuto: ha evitato il possibile verificarsi di alluvioni e straripamenti dei torrenti. Sì perché la situazione dei corsi d’acqua che da monte arrivano al mare è preoccupante (ed è un eufemismo…). I letti dei torrenti cittadini sono senza manutenzione e non vengono ripuliti da tempo. Questo ha trasformato i corsi d’acqua in veri e propri giardini incolti con le erbacce che arrivano anche a sfiorare le strade e i ponti. Una situazione imbarazzante che era stata ad esempio denunciata nei mesi scorsi dagli abitanti di Archi. Il quartiere, infatti, è attraversato dal Torbido che più che un torrente sembra essere ormai trasformato in un vero e proprio bosco selvaggio. Un polmone verde nel posto, però, dove non dovrebbe esistere. Peraltro la situazione del Torbido è particolarmente allarmante dal momento che esso scorre vicinissimo alle abitazioni. E in caso di forti precipitazioni la fiumara non potrà fare altro che esondare e invadere le strade del quartiere causando danni a persone e cose. Stessa situazione nella zona di Santa Caterina dove il torrente Annunziata in diversi ponti è ostruito da canne di ogni tipo e più a Sud- anche se la situazione è leggermente migliore- troviamo il Calopinace sul quale nell’ultimo tratto dovrebbe prima o poi essere costruito un ponte transitabile sia dalle auto che dai pedoni.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-02-26 02:30:36