“Il nostro obiettivo è migliorare la qualità della previsione e del monitoraggio di alcuni fenomeni ambientali, quali eventi meteorologici estremi, trasporto di ceneri vulcaniche e sabbie desertiche, che spesso contaminano lo spazio aereo dell’aeroporto internazionale di Catania. Riteniamo infatti, che per un’aerostazione o un pilota sia essenziale conoscere anche queste indicazioni, per poter effettuare la scelta giusta e non incorrere in situazioni critiche. Per questi motivi sono state acquisite sofisticate strumentazioni che permettono di misurare parametri ambientali e di validare modelli di previsione meteo-ambientali. Si chiamano celiometri e sono la punta di diamante di un sistema finalizzato a fornire, in particolar modo ai gestori aeroportuali, informazioni che consentiranno di ottimizzare l’operatività nelle piste di scalo al verificarsi di alcuni fenomeni, permettendo di integrare report provenienti da osservatori vulcanologici, con i dati meteorologici previsti da modelli ad alta risoluzione spaziale e temporale”. A dirlo è il professor Salvatore Magazù, docente ordinario di Fisica Sperimentale nell’Università di Messina, che coordina il gruppo di ricerca sperimentale in Fisica Ambientale operante in seno al Dipartimento di Scienze Matematiche e Informatiche, Scienze Fisiche e Scienze della Terra (MIFT) dell’ateneo messinese. Magazù è anche referente scientifico nazionale del Progetto PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 – “Impiego di tecnologie, materiali e modelli innovativi in ambito aeronautico – Aeromat”, che ha previsto anche l’installazione dei celiometri.
Questi ultimi sono stati testati proprio in occasione dell’ultimo fenomeno parossistico dell’Etna avvenuto lo scorso 21 febbraio, caratterizzato da forti emissioni di polvere vulcanica. Mediante poi una catena modellistica meteo – ambientale, sviluppata al fine di studiare il trasporto in atmosfera della cenere vulcanica,…
Fonte www.adnkronos.com 2022-02-25 08:51:05