“La Sicilia è di fronte ad un governo regionale non all’altezza del compito”. Ne è convinto, Giacomo Rota, segretario regionale della Filctem Cgil e storico esponente sindacale della Camera del Lavoro di Catania. Intervistato dall’AdnKronos, Rota, riferendosi sempre all’esecutivo regionale aggiunge come secondo lui abbia “fallito tutti gli appuntamenti importanti. In tema di sanità, ad esempio, il disastro fatto dall’assessore Razza e da Musumeci è sotto gli occhi di tutti. Non sono riusciti a far ripartire la sanità del territorio. Hanno prodotto un ‘blocco’ delle cure per i malati non di Covid che sono in una condizione terribile: dal diabetico all’oncologico, il paziente è abbandonato perché gli ospedali ‘fanno’ Covid”.
Per l’esponente della Cgil siciliana “questa è stata una scelta sbagliata. Sembrerebbe poi esserci una voglia di ‘allungare le mani’ – dice Rota- sulle aziende sanitarie per costruire un percorso elettorale e questo è pericoloso”. “Sulla transizione energetica poi, tema a me caro – sottolinea Rota – la Regione siciliana balbetta. Offre aree di crisi industriale in ogni dove ma non è in grado di dirci cosa vuole fare veramente, non ha un progetto di rilancio e di sviluppo senza dirci come vuole gestire la fase di transizione dagli idrocarburi verso le nuove energie”.
Parlando invece dello stato di salute del centrosinistra siciliano in vista delle elezioni regionali del prossimo autunno, Giacomo Rota evidenzia come “se Sparta piange, Atene non ride. Non c’è e non si vede nel centrosinistra la capacità di tessere una alleanza ampia”. “Il Pd – ricorda Rota- ha chiesto a Pietro Bartolo la disponibilità a candidarsi a Presidente della Regione e quest’ultimo l’ha data. Non c’è dubbio che l’onorevole Bartolo sia una personalità di altissimo livello che ha dato moltissimo a Lampedusa nella vicenda dei migranti. In questo senso Bartolo rappresenta una luce nella nebbia…
Fonte www.adnkronos.com 2022-02-20 11:13:33