(dall’inviata Giorgia Sodaro) Davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Cassino, nel corso del processo per l’omicidio di Serena Mollicone, oggi le deposizioni dei carabinieri in servizio all’epoca del delitto, che hanno avuto contatti con la caserma di Arce e con il maresciallo Franco Mottola: i testimoni hanno ricostruito alcuni momenti compresi tra il 1 giugno 2001, il giorno in cui Serena Mollicone scomparve, e il 3, quando fu trovata morta.
Il primo a parlare è stato il maresciallo Rocco Pagliaroli, che la mattina del 1 giugno vide il maresciallo Franco Mottola, che nel processo è imputato insieme al figlio Marco, alla moglie Annamaria e al maresciallo Vincenzo Quatrale per concorso in omicidio. “La mattina del 1 giugno, insieme a Cuomo, alle 6.55 abbiamo prelevato il maresciallo Mottola per accompagnarlo alle prove della festa dell’Arma”, racconta spiegando che a ritorno, “alle 10 circa lo abbiamo lasciato in caserma ad Arce e alle 10.30 siamo tornati alla stazione di San Giovanni Incarico”, stazione che a sua detta non venne coinvolta nelle indagini.
A seguire la deposizione di Emilio Cuomo, l’appuntato dei Carabinieri in servizio alla stazione di San Giovanni Incarico all’epoca del delitto, che ha ricostruito invece la sera del 1 giugno, fornendo un’informazione importante: “Santino Tuzi non mi disse di aver visto Serena entrare in caserma quella mattina”. Con il brigadiere Tuzi, Cuomo fece un servizio proprio la sera del 1 giugno. “Ad Arce siamo andati verso le 00.30 e davanti alla caserma c’erano delle persone che avevano bisogno di aiuto – dice in udienza – Erano due uomini che Tuzi conosceva, mi disse che erano i fratelli Antonio e Guglielmo Mollicone”.
il lungo esame per l’appuntato Venticinque considerato teste chiave
“Ci dissero che non riuscivano a rintracciare Serena e che nessuno ne aveva notizie – aggiunge – mentre parlavamo con loro fece rientro il maresciallo Mottola, a bordo di una lancia K blu,…
Fonte www.adnkronos.com 2022-02-11 20:53:15