Sono circa 3mila i Comuni che questa sera stanno aderendo all’iniziativa simbolica contro il caro bollette che consiste nello spegnimento per mezz’ora delle luci di edifici o monumenti rappresentativi delle città. Questa la stima fatta dall’Anci che ha promosso l’iniziativa per sensibilizzare il governo sugli effetti che il caro bollette avrà a breve sui bilanci delle amministrazioni.
Anche a Reggio Calabria alcuni negozianti hanno deciso di spegnere le luci in forma di protesta. «Non è solo un atto simbolico – ci dice Claudio Aloisio, presidente di Confesercenti – qui il rischio è che le luci dei negozi verranno spente per sempre». In queste ore si stanno raccogliendo ulteriori adesioni per questa sorta di flash-mob per contestare la mancanza di sostegni a lungo raggio del governo che rischia di provocare veramente uno tsunami senza precedenti nel tessuto imprenditoriale reggino. I dati sono drammatici e il rincaro dei costi dell’energia elettrica rischia a cascata di far precipitare i bilanci dei negozi.
Su questo punto Aloisio fornisce qualche numero: «Abbiamo degli imprenditori che facendo un raffronto con le bollette dello scorso anno rispetto a queste nuove hanno registrato la triplicazione dei costi. Se va bene sono raddoppiati ma questo obbligherà gli stessi imprenditori a scegliere tra mantenere i dipendenti che ci sono adesso oppure pagare le bollette».
Luci spente anche in altri comuni
Luci spente in quasi tutti i comuni della Calabria in segno di adesione alla protesta promossa dall’Anci contro il caro bollette. «L’Amministrazione comunale – ha affermato il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo – condivide il grido d’aiuto lanciato dagli enti locali a livello nazionale affinché sia garantito un sostegno immediato e adeguato per far fronte all’aumento delle spese conseguenti al caro energia. L’incremento dei costi di luce e gas anche per i…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-02-10 18:16:33