Otto anni di reclusione: fu una condanna, pesante come un macigno, per uno dei autori della rapina all’impiegata del “Center stock” che la mattina del 9 dicembre 2015 stava per entrare in banca, sul centralissimo viale Calabria, per depositare l’incasso dei tre giorni precedenti «ammontante a circa quaranta o cinquantamila euro». Soldi che la donna custodiva all’interno della borsa indossata a tracolla. Il Tribunale collegiale ha depositato i motivi della sentenza, da cui si ricava la gravità del reato consumato da M.B., 46 anni. Fondamentale per l’individuazione dei due responsabili (l’altro, B. M., condannato in abbreviato), le dichiarazioni della donna rapinata. Un tema che i Giudici approfondiscono in sentenza: «Non appare superfluo evidenziare che la persona offesa ha fornito una versione dei fatti verosimile, attendibile e priva di contraddizioni, descrivendo i vari episodi di cui è stata vittima in maniera precisa e dettagliata del fatto. Per di più, l’attendibilità intrinseca delle dichiarazioni della vittima risulta confermata dagli accertamenti espletati dai Carabinieri prontamente intervenuti sul posto, costituenti inequivoci elementi di attendibilità estrinseca a supporto della credibilità oggettiva e soggettiva della vittima».
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-02-09 02:30:40