“L’assessore alle politiche sociali della Regione Calabria, Tilde Minasi, diventata lo scorso dicembre Senatrice della Repubblica per subentro nel gruppo parlamentare della Lega (con convalida del 23 dicembre), non ha ancora scelto quale dei due incarichi ricoprire: se sedere a Palazzo Madama o alla Cittadella regionale, continuando a mantenere due incarichi e il “piede in due scarpe”. L’assessore Minasi nella settimana delle votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica si è recata a Roma e ha partecipato al voto, non in qualità di delegato regionale ma come Senatrice della Repubblica. Le due cariche, quella di assessore regionale e quella di senatore, sono incompatibili per dettato costituzionale; l’articolo 122 della Costituzione dispone, infatti, che nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e a una delle Camere del Parlamento. In un contesto normale queste situazioni non si dovrebbero creare: è evidente che ci dovrebbe essere rispetto da parte della politica nei confronti delle Istituzioni”, affermano i parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle, Auddino, Misiti, Scutellà, Ferrara, Tucci, Orrico, Parentela, Barbuto, Melicchio, D’Ippolito e il consigliere regionale Tavernise.
“In base all’articolo 18 del Regolamento per la verifica dei poteri del Senato – spiegano – nel caso in cui la Giunta per le elezioni dichiari una carica o un ufficio incompatibile con il mandato parlamentare, il Presidente della Giunta ne dà comunicazione al senatore interessato e lo invita ad optare, entro un termine perentorio deliberato dalla stessa Giunta. In caso di mancata opzione, la Giunta dà inizio al procedimento per la dichiarazione di decadenza dal mandato parlamentare. Ebbene, nessuno contesta la possibilità di passare da un incarico all’altro ma, quando si decide di terminare un mandato politico per iniziarne un altro, si dovrebbe avere l’onestà intellettuale di farlo in maniera…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-02-09 15:38:22