Tra due settimane esatte anche il Partito democratico metropolitano reggino avrà il suo nuovo segretario. Non certo un appuntamento a cui si arriva in tranquillità dal momento che all’interno dei democrat reggini si confermano molte divisioni sulle quali il neo segretario regionale Nicola Irto dovrà lavorare parecchio. Ne è testimone la lunghissima maratona che va avanti da alcuni giorni sulla scelta del candidato o dei candidati alla segreteria metropolitana dei democrat. Nomi a perdere, proposte e veti incrociati. Il motivo di tutta questa frantumazione da ricucire per ridare slancio a un partito che si è retto negli ultimi anni solo sui singoli è la contrapposizione tra un’area vicina a Sebi Romeo e Nicola Irto e quella che fa capo al sindaco attualmente sospeso della città, Giuseppe Falcomatà, che già in alcune uscite pubbliche aveva fatto riferimento alla necessità di saper trovare la sintesi giusta pur nelle diversità di vedute. Ma allo stesso modo Irto che ha dovuto fare da mediatore nella crisi scoppiata a Palazzo San Giorgio ha idee chiare e non può iniziare la sua avventura con compromessi di comodo. Non trovata l’unità su Giani Nucera e Stefano Perri, respinta pure l’ipotesi di Giovanni Muraca, è possibile che si riesca a trattare sul nome di Antonio Morabito, figlio di Pino Morabito ma ci potrebbe essere la contrapposizione di Giovanni Nucera con un partito che andrà al voto per l’elezione del segretario in modo diviso. Le soluzioni ieri alle 22 erano ancora tutte in discussione e non si sa se alla fine vincerà una linea unitaria o meno sulla scelta del nuovo candidato alla segreteria. Sta di fato che i problemi nel Pd reggino sono tanti e nonostante un dialogo stretto che va avanti da giorni non si riesce a superare barriere che negli ultimi mesi sono esplose in tutta la loro evidenza.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-02-06 02:30:50