Circa 7 donne su 10 con tumore metastatico al seno e oltre 8 uomini su 10 con tumore metastatico alla prostata sviluppano anche metastasi ossee: in un caso su 3 sono associate a complicanze scheletriche, tra cui le fratture patologiche. Complicanze tuttavia prevenibili nel 40% dei casi, ‘ascoltando’ le proprie ossa e avviando terapie adeguate. Eppure la consapevolezza di quanto oggi può offrire la prevenzione degli eventi scheletrici causati dalle metastasi ossee ai pazienti non è ancora del tutto nota. Per questo, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, parte il progetto ‘Engage’ promosso dalla Rete oncologica pazienti Italia (Ropi) con il supporto non condizionante di Amgen Italia, per fare informazione.
Si tratta di un questionario di 28 domande, reso disponibile da oggi sui canali web e social di Ropi (www.reteoncologicaropi.it; www.facebook.com/reteoncologicaropi), che mirano a conoscere il percepito, conoscitivo ed emotivo dei pazienti oncologici, sulle complicanze delle metastasi ossee e sulla loro adeguata conoscenza, in ambito di manifestazioni, prevenzione e cura.
Il questionario è dunque ‘strumento’ di aiuto al paziente per ‘ascoltare’ e migliorare la conoscenza delle problematiche ossee e delle sue implicazioni, ma anche di invito alla classe medica oncologica a mettersi in ‘ascolto’ del percepito dei pazienti, del loro bisogno di sapere e di avere fiducia delle opportunità di trattamento. Risposte che possono contribuire a evitare eventi avversi importanti e impattanti sulla qualità di vita e all’aderenza a terapie anti-tumorali efficaci, e a segnalare la necessità di iniziative di educazione al paziente.
‘Solo il 25% di chi è affetto da metastasi ossee oggi riceve terapia specifica’
“Ropi, con Engage, diventa interprete e fautore della prima e grande indagine avviata sulle metastasi ossee, che – sottolinea la presidente della rete
Fonte www.adnkronos.com 2022-02-04 13:48:41